I viaggi sono fatti di tante piccole storie che incontriamo lungo la strada e che ci rendono parte del luogo in cui ci troviamo.
Come Verona non sarebbe la stessa senza Giulietta e Romeo,
Elche non sarebbe Elche senza un paio di storie alquanto curiose.

La Dama di Elche

Una, in particolare, è quella della Dama di Elche.
La Dama è un busto raffigurante una donna, rimasto sotto la terra di un campo per secoli, fino a quando un giovane scavando incontrò quello che gli sembrò un particolare sasso decorato. Ma continuando a scavare, riportò alla luce quello che oggi è il simbolo della città di Elche.
Usata per reliquie religiose, oggetti sacri e ceneri in offerta ai defunti, è ora conservata a Madrid, mentre nel MAHE – museo archeologico e di storia di Elche si trova una copia dell’originale.

El Misteri d’Elx
Elche, però, custodisce anche la preziosa storia del Misteri d’Elx, che si tramanda di generazione in generazione dal secolo XV. La tradizione racconta, infatti, che arrivò sulle spiagge di Santa Pola e un’arca di legno trasportante l’immagine della Vergine.
Il Misteri è un’opera che viene rappresentata a Ferragosto nella Basilica di Santa Maria interamente in Valenciano. Ogni personaggio è interpretato da un uomo, conservando la vecchia norma che vietava alle donne di recitare.
La particolarità della rappresentazione è la discesa dell’angelo, che viene calato con un meccanismo manuale dall’alto della chiesa. Dal 2001 è un Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità UNESCO.

El Huerto del Cura

La storia del cappellano José Castaño Sánchez e del suo orticello di palme è diventata così grande da essere ora soprannominato imperial.

Altro patrimonio dell’UNESCO di Elche, diventò famoso dopo la visita dell’imperatrice Elisabetta d’Austria (la famosa Sissi), che venne ad ammirare la piccola storia di una palma. Una piccola palma che dal tronco principale, però, genera ben 7 hijos.

Potrei anche scrivere del ritorno in aereo,
della bellissima storia che il signore seduto vicino a me ha voluto condividere,
ma questa penso la conserverò per la prossima volta.

Nel frattempo, non perderti gli altri due articoli della mia avventura estiva in Spagna!
VALENCIA – la mia avventura PARTE 1
SANTA POLA – la mia avventura parte 2
Pingback: ELCHE – three stories in a trip – Una Veronica Vagante